Giovedi 12 settembre è stata inaugurata l’opera di Alleg sul muro della REMS (al DimORTO Buono). Tra gli invitati, Stefania Saccardi, Vice Presidente della Regione Toscana, Valerio Mari Direttore Generale della ASL Toscana Centro e Alessio Mantellassi, Sindaco di Empoli.
L’opera, dalle dimensioni colossali (circa 40×6 metri), è una narrazione viva che intreccia significati sociali a rappresentazioni naturali: sei figure antropomorfe rappresentate con elementi vegetali si sviluppano lungo il muro perimetrale della REMS, nell’area convertita da SintesiMinerva ad agricoltura sociale e luogo di ritrovo nel verde.
“SintesiMinerva è impegnata da anni in progetti di inclusione, sostenibilitàe welfare culturale”, ha dichiarato Cristina Dragonetti, Presidente della Cooperativa Sociale SintesiMinerva. “Siamo orgogliosi di aver riqualificato l’area intorno alla REMS, con il progetto di agricoltura sociale DimORTO Buono al quale contribuiscono gli stessi pazienti. Ora anche le mura della REMS hanno acquisito valore e significato, a beneficio della comunità”.
L’intera opera di Alleg è ricca di dettagli e significati allegorici. Un elemento chiave è il missile spezzato, simbolo antibellico, e l’uomo chinato, rappresentante di un Eden terrestre dal quale genera la vita, porgendo un cumulo di terra che diventa simbolo generativo. Numerosi elementi, come il narciso, il fiordaliso, il garofano, simboli botanici inconsueti, arricchiscono il murale con strati di significato ispirati dalla “Botanica Parallela” di Leo Lionni ed. Adelphi (un trattato scientifico di piante immaginarie dove “le piante prima di essere piante sono parole). Roots Bloody Roots invita a riflettere sulla nostra interazione con la natura, si ispira all’abbraccio ideale con le proprie radici e la propria identità culturale creando un ponte visivo tra l’arte urbana e le tensioni sociali più urgenti.