Abitare solidale, Cohousing e Senior living: ecco cosa si muove

Ripensare l’abitare in modo solidale attraverso progetti rivolti a persone con fragilità. Nel corso del 2022 la cooperativa Sintesi Minerva ha lavorato in questa direzione. Un esempio è Lux Living, un intervento di socialhousing e di rigenerazione urbana, nel comune di Montelupo Fiorentino, che ha come intento quello di creare comunità fra i nuovi residenti, chi già vive nella frazione e i soggetti fragili.

Sintesi Minerva insieme alle cooperative Casae e Il Pane e le Rose si occuperà infatti di inserire negli appartamenti persone che non potrebbero trovare posto in altri luoghi, ma che hanno difficoltà a vivere da sole. Si tratterà di un’esperienza innovativa, di comunità, nella quale si sperimenteranno forme di supporto agli anziani tramite la tecnologia e il telemonitoraggio. Lux Living è un progetto portato avanti dalla Fondazione Dopo Di Noi, Regione Toscana, Abitare Toscana, Sociolab Ricerca Sociale e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Altra esperienza è quella di Freedom, il primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale in Toscana, promosso dal Comune di Empoli insieme a Sintesi Minerva, Auser Abitare Solidale, le cooperative sociali Casae, La Pietra d’Angolo, Sociolab e Associazione Filo d’Argento Empoli. Tre alloggi del Condominio Solidale di Piazza XXIV Luglio saranno infatti destinati ad anziani non autosufficienti, in collaborazione con la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, all’interno della Misura 5 “Inclusione e coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Due progetti che si collegano, per Sintesi Minerva, all’esperienza di Vorrei mettere su casa, finanziato con i fondi della Legge N. 112/2016 dalla Regione Toscana e realizzato dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa. Il progetto, aveva infatti l’obiettivo di promuovere la realizzazione di un sistema diffuso e articolato di servizi finalizzati all’accrescimento dell’autonomia, del benessere e dell’inclusione sociale delle persone con disabilità. Autonomia che ha coinvolto e coinvolge le varie forme di abitare.

Alla base del nuovo modo di pensare l’abitare c’è, per la cooperativa, il concetto di “Senior living”, ovvero la creazione di appartamenti progettati, arredati e gestiti con servizi specifici rivolti a persone anziane che scelgono una condivisione di spazi, a fronte di una maggiore sicurezza nel ben-essere: buon monitoraggio delle condizioni di salute e buon rapporto qualità prezzo.

Affiancare i fragili – spiegano gli operatori – nella condizione abitativa richiede capacità di lettura e prevenzione delle criticità che potrebbero presentarsi. Spazi sempre accessibili, connessi con sistemi tecnologici che consentono interventi rapidi in caso di necessità ma allo stesso tempo rispettosi della privacy e dello stile di vita scelto dagli abitanti”. In uno slogan si possono quindi definire “soluzioni abitative che consentano la variazione dell’intensità assistenziale” a seconda delle criticità via via emergenti. Un nuovo modo di pensare l’abitare che prevede quindi anche un investimento tecnologico (elementi di domotica, dotazioni strumentali per la telemedicina e il monitoraggio a distanza), che vada di pari passo con i servizi integrati di sostegno alle esigenze della persona.